Il diploma di istruttore MSP Italia è l’unico che, attualmente, ha una validità non solo nazionale ma EUROPEA.

Il Movimento è infatti uno dei fondatori e maggiori promotori del progetto ACES EUROPE, organizzazione no profit con sede a Bruxelles, che assegna ogni anno dal 2001 i riconoscimenti di Capitale Europea, Città, Comunità e Cittadina dello Sport.

ACES è riconosciuta dalla European Commission in the White Paper(Art. 50).

I Paesi aderenti ad Aces hanno sottoscritto degli accordi (che variano da Paese a Paese) per il riconoscimento dei rispettivi titoli.

Riconoscimento UNI 11790:2020

L’attuazione di un piano di recupero comportamentale del cane prevede capacità e competenze atte alla risoluzione e la prevenzione di problematiche. A tal fine il tecnico attua protocolli e strategie di problem solving. Quando parliamo di PROBLEM SOLVING STRATEGICO, ci riferiamo a un particolare modello di soluzione di problemi, formulato in maniera originale dal gruppo Nardone, (registrato anche come marchio) che ha alla base un’epistemologia e una logica ben precisa e, va quindi distinto dagli altri modelli.

(La scuola di formazione del modello di Psicoterapia breve strategica di Arezzo, già attiva dal 1988, viene riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione- M.I.U.R.)

Il Problem Solving Strategico si può applicare per definizione a qualunque tipologia di problema e ad ambiti decisamente diversi tra di loro poiché la sua struttura si è venuta a creare grazie a una ricerca-intervento di tipo empirico-sperimentale applicata a centinaia di casi, tanto che il Problem Solving Strategico è stato basilare per la messa a punto dei protocolli specifici di intervento terapeutico che compongono il modello di psicoterapia breve strategica. In altri termini, è la metodologia su cui si fondano i diversi approcci di intervento breve strategico: la psicoterapia, il coaching, il counseling, la consulenza aziendale, la performance personale e la cinofilia.

E’ ormai evidente quanto l’interazione fra uomo e cane sia pregiudicata dalle rispettive capacità comunicative e siamo orgogliosi di poter documentare che siamo pionieri nell’appicazione congiunta di un modello cinofilo di risoanza mondiale ancora in evoluzione con il modello di problem solving strategico del quale qui riportiamo, su concessione unica di Nardone Group, il processo storico.

ILCINOFILO propone un codice etico e richiede la sottoscrizione ad uno specifico codice deontologico. ILCINOFILO si avvale prioritariamente del modello di Problem Solving Strategico applicato all’ambito della cinofilia e rispetta ,nella formazione dei tecnici ,le normative C.O.N.I. al quale è affiliato attraverso M.S.P. (Movimento Sportivo Pololare-Italia) ,ente certificante dei percorsi ILCINOFILO.

C.O.N.I. si confà SISTEMA NAZIONALE DI QUALIFICHE DEGLI OPERATORI SPORTIVI (S.N.A.Q.)

Sin dalla sua prima adozione, lo SNaQ ha fornito le coordinate essenziali per un sistema di qualifiche e, conseguentemente, di formazione degli operatori sportivi rispettanodo:

la mappatura dei livelli sulla base del Quadro Europeo delle Qualifiche, in inglese “European Qualifications Framework” (generalmente abbreviato in EQF), che diventa il modello di riferimento anchesul territorio nazionale; UNI si riferisce a EQF.
• l’introduzione sistematica di un modello di accumulazione e trasferimento di crediti, costituiti da differenti esperienze formative (lezioni in presenza,studio individuale ed attività professionale), di cui vengono definiti principi e metodi di calcolo;
• la creazione di un sistema di aggiornamento e formazione continua, legato ai crediti formativi, per garantire l’adeguamento di conoscenze e competenze dei tecnici sportivi;
• la differenziazione chiara tra quattro processi fondamentali:
» determinazione delle qualifiche e degli standard di competenza associati;
» erogazione della formazione;
» acquisizione della qualifica;
» rilascio (e rinnovo) della licenza atecnici sportivi per operare sul campo;
• l’inclusione di nuove qualifiche (es. preparatori atletici) e percorsi specializzanti nell’ottica della formazione continua.


Le Associazioni professionali sono concordi nell’affermare la necessità di disciplinare le professioni cinofile, così come nelle intenzioni nel DDL1902, auspicabilmente tenendo in considerazione la realtà già fortemente qualificata del settore e agendo sinergicamente con gli strumenti della normazione tecnica volontaria attualmente a disposizione; in particolare sarà necessario riferirsi al quadro normativo della Legge 4/2013 che disciplina le professioni non organizzate in ordini e collegi in cui si inseriscono le professioni cinofile. Specificamente ricordiamo che la Legge 4/2013 disciplina tre grandi ambiti delle attività professionali non regolamentate: l’associazionismo (associazioni professionali), i percorsi di qualificazione della professione (norma UNI e certificazione ) e la tutela degli utenti.

L’evoluzione che il ruolo della relazione con il cane ha assunto nella nostra società, da cane da lavoro o con funzioni rurali a cane compagno di vita, impone una diffusione capillare di conoscenze relative alle esigenze e alla natura di questo animale; la prospettiva scientifica, che in questi ultimi anni può contare su numerosi e sempre più approfonditi studi, diventa fondamentale per controbattere nozioni preconcette e errate opinioni radicate nei più. Grazie alla comunità scientifica, oggi possiamo comprendere come funziona la mente dei cani e come essi si rapportino, attraverso il loro specifico sistema percettivo ed emotivo, alle condizioni ambientali in cui sono inseriti.

UNI 11790:2020 segna un cambiamento decisivo nel sistema di qualificazione delle professioni cinofile e rappresenta al momento l’unica norma di riferimento per la certificazione delle professioni in ambito cinofilo valida ai fini della legge N. 4/2013. I professionisti del settore potranno quindi avvalersi di una certificazione di conformità alla norma tecnica UNI per i profili dell’Educatore Cinofilo (EC) e dell’Esperto Cinofilo nell’Area Comportamentale (EsCAC).

Con l’avvento di questa prima norma tecnica UNI, l’auspicio è l’innesco di un positivo processo di riordino del settore cinofilo. Le figure professionali dell’Educatore Cinofilo e dell’Esperto Cinofilo nell’Area Comportamentale finalmente definite e qualificate dalla norma entrano a far parte di un sistema professionale della cinofilia basato sulla cooperazione tra i professionisti, in particolare con i medici veterinari. Da oggi il comune cittadino potrà rivolgersi, con maggiore consapevolezza, a professionisti certificati in conformità alla UNI 11790:2020 per percorsi di educazione cinofila (EC) o per gestire i comportamenti inappropriati del cane (EsCAC). Per quanto riguarda le patologie comportamentali, il Medico Veterinario Esperto in Comportamento potrà avvalersi dell’eventuale collaborazione con il professionista cinofilo in possesso di specifiche capacità professionali (EsCAC).

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie con la Direzione Generale Sanità Animale e Farmaci Veterinari del Ministero della Salute hanno preso parte attiva al Gruppo di Lavoro UNI/CT006/GL22 “Professioni Cinofile” che opera all’interno della Commissione Tecnica UNI 006 “Professioni non regolamentate”. Il gruppo di lavoro ha svolto un proficuo lavoro di confronto ed elaborazione di tutti i contenuti che compongono la norma tecnica UNI 11790:2020, mettendo a frutto le diverse competenze presenti nel gruppo.

(WWW.ISZVENEZIE.IT)

La nuova norma (art.2, comma 7) prevede che sia pubblicato sul sito web del Ministero dello sviluppo economico un elenco delle associazioni professionali che dichiarano di possedere le caratteristiche previste dall’ articolo 2 e dagli articoli 4 e 5.

In questo modo le associazioni professionali si conformano alle finalità che la legge rimette alle associazioni, anche per consentire agli utenti e agli stessi professionisti la conoscenza di elementi utili sugli organismi che, tra gli altri, riuniscono gli operatori del mercato dei servizi professionali.

Ma attualmente il DDPL1902 resta un disegno di legge .

Spesso si equivoca sul termine “norma” per lasciar credere che una Norma UNI sia equivalente ad una legge ma non è così! Un documento tecnico dice solo “come fare bene le cose” ma, per esempio, non può creare nuove qualifiche professionali per attività riservate (che richiedono iscrizioni ad ordini e/o albi professionali) e legislativamente previste ed elencate (in base a specializzazioni aventi valore legale )

Chi può rilasciare dei diplomi validi?

I diplomi per istruttore qualificato sono solo quelli rilasciati dalla Regione, o dalle Federazioni Nazionali o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Tali diplomi, per avere validità legale, devono essere emessi direttamente dagli Enti o dalle Federazioni riconosciute CONI.

Gli Enti e le Federazioni non riconosciute, oppure le associazioni, anche se affiliate ad Enti o Federazioni riconosciute dal CONI, NON POSSONO rilasciare attestati di formazione sportiva che abbiano un valore legale certificabile.

Possono, invece, rilasciare diplomi ed attestati che hanno valore all’interno dell’associazione stessa in cui vengono conseguiti.

Quali sono i diplomi validi?

Oltre ad essere stati emessi da Enti e Federazioni riconosciute dal CONI, i diplomi, per avere una validità legale riconosciuta, devono rientrare nelle discipline sportive riconosciute dal CONI.

Per verificare la validità di un corso di formazione è sufficiente collegarsi al sito del CONI e verificare:

1) se il promotore del corso è un Ente eps o una Federazione riconosciuti

CONI

2) se la disciplina proposta fa effettivamente parte delle discipline sportive riconosciute CONI