Non è assolutamente da sottovalutare in modo in cui si approccia con la cinofilia…

Trovarsi di fronte ad un trainer che si impone, con le migliori intenzioni, al fine di far eseguire al proprio assistito determinati movimenti o determinati esercizi senza ancora aver superato le emozioni che hanno in qualche modo suscitato la necessità di avvicinarsi ad un centro cinofilo per la prima volta, può in qualche modo fungere da deterrente per una continuità e quindi può mettere in seria difficoltà sia la persona il cane neofiti.

La tendenza diffusa prevede che il neo-conduttore debba imparare ad agire attraverso la pratica di tecniche e movimenti a carattere razionale conoscitivo.

In realtà , premesso che saper fare non fa male, l’approccio con maggior potenziale di cambiamento e quindi risolutivo, è per lo più a carattere emotivo.

L’impossibilità di applicare una correzione attraverso azioni specifiche è resa tale dal blocco emotivo che letteralmente spiazza la persona proprio nei menti salienti e non le permette di attuare l’azione funzionale.

Il rapporto con il cane consente, come una costante opportunità di per therapy nella quale si ha la possibilità di lavorare su noi stessi, di bloccare i comportamenti disfunzionali agiti in primis dalla persona e attivare il corrispettivo cambiamento anche nel cane .